Capaci

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Popolazione Residente: 10603
Densità per Kmq: 1.726,1
Superficie: 6,12 Kmq

 

Comune di Capaci
Piazza Calogero Troia
Tel. 0918673111
info@teknoinformaticasas.it

 

web mail: comunedicapaci@iol.it

 

 

 

Cenni Storici
Capaci è situata alle pendici di monte “Rullo Rosso”, vicino all’autostrada PalermoTrapani-Mazara del Vallo, ed è quindi facilmente raggiungibile da ogni parte dell’isola. A pochi chilometri dal paese, inoltre, c’è l’aeroporto “Falcone e Borsellino”(ex “Punta Raisi”), che costituisce un’ulteriore condizione che ne facilita i collegamenti nazionali ed internazionali. La piccola comunità ha storia e beni culturali, che, opportunamente valorizzati, possono costituire un’altra fonte di attrazione per i visitatori. Il feudo di Capaci esisteva già nel 1241, quando Federico II lo concesse a Roberto da Palermo per i tanti servigi resigli. Nel 1556, per merito di Giliberto Bologna, divenne Baronia, ottenendo anche la “licentia populandi”. Nacque così Capaci, che, circa 100 anni dopo, regnando Filippo IV, divenne addirittura Contea.
Esiste più di una tesi sull’origine del nome “Capaci”. La più accreditata lo spiega come derivante dal latino “caput-capitis aquae”, cioè “sorgente d’acqua”, poiché c’è la possibilità di avere acqua “dolce”, potabile cioè, vicino al mare. Da scartare, invece, l’ipotesi che possa derivare dal latino “capax-capacis”, cioè capace di contenere qualcosa ricevuta (nella fattispecie, il mare). Sembra solo una leggenda, infine, l’altra tesi, secondo cui il nome Capaci derivi dall’arabo “Cca-paci”, cioè “qui la pace”.
Per spiegare in questo modo l’etimo, si racconta, infatti, che sul vicino isolotto di Isola delle Femmine, un tempo vi si fossero stabilite tredici ragazze, scacciate dai loro congiunti per le gravi colpe di cui si erano macchiate. Vissero lì per sette lunghi anni, fino a quando i loro parenti le perdonarono. Avendole raggiunte, dopo complicate ricerche, decisero di stabilirsi sulla terra ferma, sul luogo dove sorge l’odierno paese, che vollero chiamare, appunto, “Cca paci”, in nome della “pace” familiare ritrovata. Ma si tratta di una legenda.
Il centro storico di Capaci offre una architettura monumentale di stile barocco, elegante e raffinata. Notevole la chiesa Madre , costruita tra il 1741 e il 1743, a pianta ottagonale, alla quale si accede tramite una bellissima scalinata. Vi si conservano affreschi eseguiti da Giuseppe Trisca nel 1744. Di notevole interesse sono: la chiesa di San Rocco, il castello Pilo.
Anche dal punto di vista archeologico, Capaci offre molto al visitatore. Nel suo territorio sono state scoperte grotte come quelle delle contrade Carrubella, S. Rosalia, la Portella e di pizzo MiIetta, nonché necropoli come quella di contrada Ciachea , che testimoniano le antiche frequentazioni umane del sito. Lo “stile di Capaci” rappresenta per gli archeologi “il modo” per classificare modi di vita della parte occidentale della Sicilia intimamente legati a quelli della parte orientale. Una sorta di “ponte” culturale Est-Ovest.
(n.d.r.) Tristemente famosa per il luogo ove sono stati uccisi dalla mafia con un orrendo attentato, la “strage di Capaci”, il giudice Falcone, la moglie Francesca e la scorta lungo l’autostrada Trapani-Palermo all’altezza appunto dello svincolo autostradale di Capaci.