Giardini Storici

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Gli emiri arabi, i re normanni, Federico II, la dominazione spagnola, i Borboni e il Regno delle due Sicilie.  
La storia di Palermo e della Sicilia è lunga, e abbraccia diversi millenni, tra guerre, usanze, costumi, aneddoti e storie di tutti i tipi.
Ma, un punto fermo c’è; tutte queste dominazioni e re ci hanno lasciato un tesoro d’arte e di verde che impreziosisce Palermo e i suoi dintorni.
Dagli antichi viaggiatori storiografi ai moderni viaggiatori del “Grand Tour” ci è stata tramandata l’immagine di una città rigogliosa, ricca di giardini e di sorgenti, con dovizia di particolari.
Gli arabi, particolarmente hanno contribuito e in maniera positiva allo sviluppo della Sicilia.
Gli Aglabiti e i Fatimiti trasformarono questa città in un grande centro musulmano e crearono la ricchezza ortofrutticola della Sicilia, introducendo sia la coltivazione della canna da zucchero, del cotone, degli agrumi, dei gelsi, degli ortaggi, del gelsomino e altre essenze, che della bachicoltura. Tra i castelli eretti in quel periodo merita una particolare menzione quello della Zisa, che significa “splendere” e che risale al XII secolo, residenza estiva dei re.
Così la descrive un viaggiatore inglese: ” La dimora della nobile Azisa sorgeva in mezzo ad un dedalo di viali in un giardino denso di voluttà, meravigliosamente adorno di padiglioni di marmo e di porfido e di portici ombrosi intarsiati da mosaici, dove gli uccelli tessevano l’aria con i loro cinguettii ed  i flauti ed i mandolini ne riecheggiavano il canto insieme agli zampilli delle fontane lucenti ed al mormorio dei ruscelli, mentre le canne di bambù, i melograni, i mirti come flabelli muovevano l’aria”.
Numerosi sono i scrittori che in tutti i secoli hanno elogiato la seducente bellezza di Palermo e della Sicilia tutta, dedicando splendidi versi ai castelli, ai sollazzi ed ai giardini che li contornavano e che costituiscono quell’immensa e dorata Conca in cui giace Palermo.
   I Borboni istituirono l’Orto Botanico nel XVIII secolo importando essenze arboree dalle Americhe e dall’Oriente.
Nel periodo liberty le grandi famiglie aristocratiche, al seguito delle case reali, impiantarono nei loro giardini specie arboree provenienti da tutti i paesi allora conosciuti, facendo di Palermo una città piena di verde e di colori non soltanto mediterranei.
Oggi Palermo è una città verde con grandi viali alberati e vasti giardini all’interno di essa, tra cui: l’Orto Botanico e Villa Giulia, il Giardino Inglese, il Giardino Garibaldi, il Parco d’Orleans, la Favorita, Piazza Bonanno, il giardino della Zisa e il meraviglioso verde che inonda il Foro Italico presso la passeggiata a mare.