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Ad Angolo tra la via Giuseppe Albina e la via Gabriele Vulpi, nel quartiere detto di “Colonna rotta”, si trova l’Edicola dell’Averinga, una interessante costruzione fatta innalzare nel 1587 dal pretore Andrea Salazar per raccogliere le abbondanti acque della fonte dell’Averinga che sgorgava dalla roccia in questo luogo. Le acque dell’Averinga hanno alimentato durante i secoli le fontane più importanti della vecchia Palermo: La fontana del “Garraffo”, la fontana della “Guilla” e la fontana di “S.Caterina” in via Discesa dei Giudici.
Dell’antico edificio resta molto poco e sono stati asportati, in tempi recenti, i capitelli dell’unica finestra rimasta che erano arricchiti dagli stemmi delle famiglie nobili e facoltose che avevano contribuito alla edificazione di questo antico monumento.
Durante la dominazione araba la visita a questo luogo e la meraviglia che suscitava fu motivo, durante le belle giornate, per passeggiate fuori porta e le acque della prosperosa fonte furono cantate da grandi poeti arabi e ricordate dai grandi viaggiatori.
Attaccata a questa antica costruzione si trova una piccola cappella, adibita, oggi, ad altro uso dedicata a Santa Maria della Grazia, venerato luogo di pellegrinaggio per gli agricoltori dei dintorni che vi svolgevano una processione il giorno 5 di Agosto.