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Il convento di Santa Maria di Gesù, sorto molto probabilmente, su una più antica costruzione, fu fondato nel 1426 dal beato Matteo Gallo di Agrigento, inviato dal suo maestro San Bernardino da Siena, con lo scopo di riformare o rinnovare i monasteri dell’Ordine Francescano. Il beato prima fondò il monastero di Santa Chiara a Palermo e poi sulle pendici del Monte Grifone fondò un ritiro per la preghiera e la solitudine. La scelta del luogo non fu casuale perchè preso un asinello si lasciò libero di dirigersi dove volesse e così si lasciò la scelta al “volere di Dio”. L’asino dapprima si fermò in un luogo dove, oggi, si erge un’antica croce da Calvario in pietra e poi si diresse verso il luogo dove sorse il convento e la Chiesa dedicati a Santa Maria di Gesù. Il terreno era di proprietà dei coniugi Mirabile che lo cedettero al monastero. Morto il beato Matteo che era stato vescovo di Girgenti, nacque una contesa tra monaci, su chi dovesse accaparrarsi il corpo del beato. I frati di San Francesco “li chiovara” di Palermo non volevano cederlo perchè il beato era morto nel loro convento, mentre quelli di Santa Maria di Gesù lo volevano perchè esso era stato il loro fondatore. Questi ultimi riuscirono a trafugare il corpo del santo ma a Piazza Guadagna furono raggiunti, putroppo, da quelli di San Francesco, che, comunque ritornarono a mani vuote perché gli agenti atmosferici non li favorirono. Una forte tempesta fu ritenuta volontà di Dio e i frati della città dovettero rinunziare alla loro preda. Nel luogo dove secondo la tradizione avvenne il prodigio, venne innalzata una croce di marmo, che ancora si vede in un angolo della piazza.