Continuano gli appuntamenti al Nautiscopio del Foro Italico di Palermo

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Gli spettacoli avranno inizio alle ore 22.30. Ingresso gratuito. Dalle ore 19 Lounge bar 
 
16 Agosto > Manola Micalizzi, Patrizia Capizzi e Roberto Vitale in Brasile A/R 
“Italia-Brasile A/R” è un viaggio che parte dall’Italia della musica d’autore alla scoperta di un Brasile intenso e seducente, dalle mille sfumature emotive e sonore. Afoxé, samba, bossa nova… cadenze e sonorità d’oltreoceano dialogano con la sensibilità dei cantautori e degli interpreti italiani che del Brasile hanno accolto la suggestione e l’incanto, per raccontare le analogie e differenze fra i due Paesi e le loro culture popolari.ll progetto accosta brani di cantautori italiani vicini alla cultura brasiliana, come Vinicio Capossela, Fabio Concato, Pino Daniele, Mario Venuti, Tony Canto a brani di artisti brasiliani interpretati da grandi voci italiane come quella di Ornella Vanoni e Fiorella Mannoia. Il ritmo, le sonorità e le armonizzazioni proprie della musica brasiliana, uniti ai testi in lingua italiana e portoghese, tracciano un viaggio musicale meticcio, dal sound acustico ed essenziale. 
 
17 Agosto > String Trio
Tre grandi artisti che hanno segnato la storia del jazz in Sicilia, in un concerto di grande raffinatezza che spazia dal jazz classico alle sonorità più world.
Mimmo La Mantia / chitarra classica, Tobia Vaccaro / chitarra e violino, Gaetano Messina / Basso a 6 corde
 
18 agosto > Gabrlele Mancino music selection
Gabriele Mancino (Sincopat – Sleep is commercial, IT)
Gabriele nasce a Palermo nel 1981. Affascinato dall’house music e dal vinile acquista il suo primo giradischi nel 1999 e nello stesso periodo comincia a lavorare nella “discheria” del suo migliore amico dove scopre nuovi generi musicali che risulteranno fondamentali per la contaminazione dei suoi dj set, spaziando dalla nu-funk alla deep house e attraversando l’electro house e la techno Detroit.
Le prime esperienze come guest e come resident annoverano diversi club tra cui: Sottomarino Giallo (Mi), Binario 1 (Mi), Motorshow festival (Bo), Vola (Ct), Zo (Ct), Native (Me), Movid@ (Pa), Pascia’ (Tp), Grog (Cl), Black out (Cl), Wintercase festival (Pa).
Nel 2002 chiude con il suo dj set l’after concert dei Jamiroquai a Catania e nel 2010 partecipa alle fasi finali dell’Arezzo Elettrowave challenge.
Come produttore comincia a lavorare nel 2008 uscendo sotto il nome di “Mah!” per la label Recline e viene remixato da Francesco Farfa. Tutt’ ora collabora con diverse etichette indipendenti tra cui Sincopat, Sleep is Commercial, Multi Vitamins, Caramella e Yulia collaborando con Ricky Montanari, Uglh e Avenir.
 
19 Agosto > Doudou Diouf 
Sarà un viaggio che vi permetterà di scoprire, attraverso il suo repertorio ricco di suoni e colori, uno dopo l’altro tutti i suoi differenti strumenti tradizionali: NGONY (corde), TOKHORO (fiati), SABAR-DJEMBE (percussioni), etc… così come quelli moderni (chitarra), che alternerà secondo le esigenze dei singoli brani da lui stesso composti.
 
22 Agosto > Sycamore Age
Il supergruppo da Arezzo (ben sette elementi!) dalla grande complessità musicale: nei dodici episodi del loro primo album, atmosfere che spaziano dal rock alla musica elettronica, dal folk all’etnica, con un cantato in inglese che li ha fatti già notare in quel di Berlino.
Sycamore Age è un progetto giovanissimo che nasce all’inizio del 2010 dall’incontro tra Stefano Santoni (produttore artistico) e Francesco Chimenti (voce della band), poco dopo si è aggiunto anche Davide Andreoni. Il primo omonimo lavoro discografico dei Sycamore Age si è da poco concluso ed è ancora inedito. Durante la metamorfosi dei brani del disco, dalla versione in studio a quella dal vivo che, nel caso dei Sycamore Age, è spesso profondamente diversa, al gruppo si sono aggiunti altri quattro preziosi elementi: Giovanni Ferretti, Samuel Angus Mc Gehee, Nicola Mondani, Franco Pratesi; tutti polistrumentisti, tutti da subito perfettamente in sintonia con la filosofia e il sound della band e immediatamente considerati a pieno titolo membri dei Sycamore Age.
 
23 Agosto > Cristina Coltelli in Il Segreto di Arlecchino
Perdetevi e ritrovatevi in questo viaggio multisfaccettato che va dal XVII secolo fino ai giorni nostri, e che continuerà, tra una risata e l’altra, finché ci sarà l’essere umano.
 
Il Segreto di Arlecchino
Conferenza Spettacolare di Teatro Maschera Di e Cristina Coltelli
Con: Cristina Coltelli, Marcella Colaianni Maschere: Finbarr Ryan (Masquerade Studio) Musiche originali: Ciro Battaglia
Il 25 febbraio 1545 nasce, legalmente costituita con atto notarile, le prima compagnia di comici di professione al mondo; è questa dunque la data che costituisce l’atto di nascita simbolico della Commedia dell’Arte, che si propagherà nelle piazze, nelle corti e nei teatri di tutta Europa per ben 3 secoli e che segnerà lo sviluppo del teatro moderno fino ai giorni nostri. Dal suo grande calderone hanno attinto i più grandi drammaturghi conosciuti, come Shakespeare, Molière e Goldoni; diretti discendenti delle tecniche di Commedia dell’Arte sono illustri personaggi come Charlie Chaplin, Buster Keaton, Totò, Dario Fo e più in generale tutte quelle correnti, discipline, forme artistiche tipiche del 900: l’avanspettacolo, i clown, l’Assurdo, la commedia all’italiana e persino i cartoni animati.
Ma chi erano i comici dell’Arte? E come riuscirono a codificare una maestranza tanto perfetta e universale?
 
L’Antenato Occulto: Arlecchino
Parlare di antenati in Europa e in Italia è faccenda spinosa e controversa. Soprattutto perché, da un certo momento in poi, la cultura occidentale si è sviluppata per esclusione e negazione, a volte reinterpretando, a volte cancellando quasi completamente dei legami atavici collettivi. Una delle vittime illustri di questo processo di negazione è proprio Arlecchino e il suo essere custode di un Carnevale che non esiste più: un affascinante mistero antropologico in cui Arlecchino, demone meridiano, tramite fra vivi e morti, demonio o forza sacra e positiva della natura, ha un ruolo fondamentale. I teatranti intellettuali lo hanno praticamente esiliato dalle scene, eppure Arlecchino resta il personaggio teatrale più famoso e amato al mondo al pari di Amleto. Perché?
 
Il Gioco della Tradizione:
Alla fine della lezione/spettacolo il pubblico tornerà a casa con le seguenti certezze:
1.Come e perché nacque il teatro professionista in Italia 2.Cos’è una maschera e come si usa 3.Perché il proprio collega o il proprio vicino di casa, fidanzato, capoufficio, tiene sempre la testa da un lato….
inclinata
Perdetevi e ritrovatevi in questo viaggio multisfaccettato che va dal XVII secolo fino ai giorni nostri, e che continuerà, tra una risata e l’altra, finché ci sarà l’essere umano.