Chiesa di San Giacomo e Ospedale degli Spagnoli nel quartiere militare

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    La Nazione Spagnola, non avendo un proprio ospedale a Palermo per curare i soldati infermi, chiese ai canonici di San Giorgio in Alga di poter alloggiare nell’antica casa e chiesa di San Giacomo La Mazzara dietro il pagamento di un canone annuo di 10 onze.
   L’Ospedale fu istituito nel 1560 con l’assenso del Papa Pio IV;   il vicerè Diego Enriquez De Guzman conte de Albadelista, lo fece trasferire in quella parte del quartiere prospicente il Piano del Palazzo Regio, iniziando così la grande fabbrica del nuovo edificio a partire dal 1586.
   Interrotta l’edificazione fu ripresa, successivamente, nel 1622 dal vicerè il Conte di Castro che portò a buon compimento l’ospedale, tanto da esserne acclamato come il fondatore, più che il continuatore.
   Tali opere  vennero perfezionate nel 1623 dal Principe Emanuele Filiberto di Savoia, allora vicerè di Sicilia, così come ci viene ricordato dall’Aurìa:”Fece fabbricare in Palermo il quartiere della soldatesca spagnola, circondandolo con mura, e l’hospedale per la medesima Nazione sotto il titolo di San Giacomo, fabbrica di maestosa architettura”.
   Inoltre, il Mongitore così aggiunse:”Sorse dunque questo Spedale per mole e magnificenza di fabbriche maestoso accanto la chiesa di San Giacomo. Ha la porta dentro il quartiere degli Spagnuoli, con proporzionato cortile, in mezzo a cui ci ha la fonte. Il suo prospetto in amplissima forma ha ben ordinata architettura nel Piano del Regio Palazzo”. Vicino l’ospedale vi era l’antica chiesa di san Sebastiano che venne abbandonata dalla maestranza degli “scarpara” nel 1620; essi l’avevano ottenuta dal Senato palermitano nel 1505 e ne dedicarono una cappella nel 1546 ai SS. Crispino e Crispiniano, protettori della loro arte, da cui prese il nome, questi passarono, poi, nell’antica chiesa di San Leonardo de Indulcis all’Albergheria (oggi distrutta) per concessione del Cardinale Doria.   La prima fondazione della chiesa intitolata a San Sebastiano, sembra risalire al 1482, per la liberazione della città dalla peste, e fu perfezionata a partire dal 1492, come risulta da un documento datato 7 giugno.
   Sembra che esistesse a quell’epoca, anche un’altra antica chiesa dedicata al Santo Martire, fuori la Porta di San Giorgio, che poi, nel XVI secolo, fu trasferita dentro le mura della città nell’attuale sito, vicino la cala.  Nel 1652 la confraternita di San Giacomo La Mazzara venne traslata nella chiesa di San Giovanni a Porta Carini, (oggi totalmente scomparsa).
 Rimaste in abbandono, le due antiche chiese di San Giacomo e di Santa Maria La Mazzara furono ridotte ad uso profano e nel 1663 la chiesa di San Giacomo La Mazzara fu inglobata nella costruzione di un piccolo palazzo sede del Mastro di Campo e Sergente Maggiore delle truppe regie:”Nel cui mezzo restò l’antichissimo campanile e parte della chiesa se non intiera, ancor si vede ridotta ad atrio del palazzo”, così come ci viene descritto dal Mongitore, della quale fornisce un disegno planimetrico simile a quello della chiesa della Maddalena testimoniando, inoltre che essa fu edificata nel 1088.
 
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