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Entrando dalla Porta Carini di Palermo ci si immerge nelleuforia del Capo uno dei mercati rionali più antichi della città.
Poco più avanti, inoltratisi nel mercato, incontriamo la Chiesa della Concezione un gioiello d’architettura barocca.
Faceva parte di un complesso conventuale che la nobildonna Donna Laura Barbera Ventimiglia donò per istituire un convento da destinare all’ordine Francescano.
Per pressione del gesuita Antonio Sardo, il convento accolse suore Benedettine. Il monastero fu istituito nel 1576 ma lattuale Chiesa dell’Immacolata fu edificata nel 1604.
Nel 1864 il monastero divenne Ospedale Civico fino al 1932, anno in cui fu trasferito nella sede attuale vicino al Cimitero di Sant’Orsola.
Dopo il primo conflitto mondiale il monastero e le vicine Mura della città furono abbattuti per far posto allattuale Palazzo di Giustizia.
La facciata si presenta semplice.
L’interno della Chiesa ha il tipico schema delle Chiese dei monasteri in epoca barocca, ad unica navata con cappelle senza sfondo.
Il rivestimento in marmo dellinterno è uno dei massimi capolavori di decorazione a mischio. Vi lavorarono: larch. Orazio Del Nobile e poi in un secondo tempo larch. Antonio Muttone, i lavori si protrassero fino al 1612 ma la decorazione degli interni continuò fino alla metà del settecento. Allimpianto decorativo concorsero con la loro opera: Pietro Novelli, Carlo D’aprile, Luigi Geraci e il gesuita Girolamo Monti insieme al gesuita arch. Angelo Italia. I due molto influenzarono, secondo i dettami dellOrdine, nella decorazione della Chiesa rendendola nelladdobbo a mischio una commistione tra temi benedettini e temi gesuitici.
Le cappelle di destra sono dedicate a S. Rosalia e S. Benedetto.
Le cappelle di sinistra sono dedicate allAgnus Dei e alla Madonna Libera Inferni.
L’altare maggiore è dedicato allImmacolata Concezione; su di esso troneggia il quadro di Pietro Novelli il monrealese che curò la decorazione del presbiterio e di questa cappella. Lo stesso pittore si dedico agli affreschi della cupoletta dedicati a Santi e Arcangeli, e allo stemma dei Barbera Ventimiglia sulle pareti che racchiudono l’altare maggiore.
Le cappelle sono decorate con statue di santi appartenenti sia allordine Benedettino che a quello gesuitico. Questo meraviglioso insieme raggiunge il suo apice nella decorazione dei paliotti, cioè delle rappresentazioni realizzate con marmi mischi, sulle pareti verticali degli altari laterali. Qui, con una azione di intarsio finissima, si ripropone come pittura la policromia dei marmi, realizzando scene di fine fattura che meraviglia lanimo.
La prima cappella entrando a destra è dedicata a S. Rosalia e presenta la statua della Santa Patrona di Palermo, e ai lati le statue di S. Pier Damiani e SantIdelfonso.
La Santa è altresì raffigurata nel paliotto con la tecnica della policromia dei marmi.
Proseguendo verso l’altare maggiore, sempre a destra, la cappella è dedicata a S. Benedetto e ospita nella nicchia centrale il dipinto “S. Benedetto ordina la distruzione degli idoli” del 1775, opera del pittore Giuseppe Velasco.
Il paliotto dell’Altare Maggiore è stato rimosso, custodito nella basilica di S. Francesco ed ivi posto nellaltare della cappella dedicata all’Immacolata Concezione. Qui, invece, troviamo una copia di quel paliotto che per colori e fattura è uno dei più interessanti dellintero complesso.
La cappella del Crocefisso posta sul lato sinistro della Chiesa procedendo in senso antiorario, ospita nella nicchia centrale un Crocefisso ligneo di squisita fattura. Il paliotto dell’altare raffigura la fonte della grazia, segno dell’attingere alla Fonte divina che è il Signore nostro Gesù Cristo.
Procedendo sempre a sinistra verso l’uscita della Chiesa, l’ultima cappella e paliotto sono dedicati alla Madonna Libera Inferni. Il paliotto, rappresenta la Fuga in Egitto, ed è, sicuramente tra i più belli dellintera città.
La bellezza dei pavimenti, dei fregi, degli angeli, delle statue della parete centrale, delle tende in marmo, delle grate per la clausura, dei simboli posti agli angoli completano la ricchezza della Chiesa. La Concezione del Capo val bene, per il suo meraviglioso insieme, una visita a Palermo.
Mer Sab- Dom ( Thu, Sat, Sun) h 09.00am /01.00pm
Ticket. Mail: parrocchias.ippolito@virgilio.it
Circuito del Sacro
CHURCH of the IMMACULATE CONCEPTION
Entering through Palermo’s Porta Carini, you are plunged into the euphoria of the “Capo”, one of the oldest local markets in the city. A little further on, entering the market, you come across the Church of the Concezione, a jewel of Baroque architecture.
It was part of a convent complex that the noblewoman Donna Laura Barbera Ventimiglia donated to establish a convent for the Franciscan order.
Under pressure from the Jesuit Antonio Sardo, the convent welcomed Benedictine nuns. The monastery was established in 1576 but the current Church of the Immaculate Conception was built in 1604.
In 1864 the monastery became the Ospedale Civico (the Civic Hospital) until 1932, when it was moved to its current location near the St. Ursula Cemetery.
After the First World War, the monastery and the nearby city walls were demolished to make way for the current Palace of Justice.
The facade is simple.
The interior of the church has the typical layout of the monastery churches in the Baroque era, with a single nave with chapels without a background.
The marble cladding of the interior is one of the greatest masterpieces of multi-coloured inlaid marble decoration(marmo mischio). It was designed by the architect Orazio Del Nobile and then later by the architect Antonio Muttone. The work lasted until 1612 but the interior decoration continued until the middle of the eighteenth century. The following artists contributed to the decorative system with their work: Pietro Novelli, Carlo D’aprile, Luigi Geraci and the Jesuit Girolamo Monti together with the Jesuit arch. Angelo Italy. The two had a great influence, according to the dictates of the Order, on the decoration of the Church, making it a mixture of Benedictine and Jesuit themes in the colourful marble inlay decoration (mischio).
The chapels on the right are dedicated to St. Rosalie and St. Benedict.
The chapels on the left are dedicated to the Agnus Dei and the Madonna Libera Inferni. The high altar is dedicated to the Immaculate Conception; on the altar dominates the painting by Pietro Novelli (from Monreale) who supervised the decoration of the presbytery and of this chapel. The same painter worked on the frescoes in the dome dedicated to Saints and Archangels, and to the coat of arms of the Barbera Ventimiglia family on the walls enclosing the high altar.
The chapels are decorated with statues of saints belonging to both the Benedictine and the Jesuit order. This marvelous ensemble reaches its peak in the decoration of the antependia, that is, the representations made with mixed marbles, on the vertical walls of the side altars. Here, with a very fine inlay action, the polychromy of the marbles is re-proposed as painting, creating beautifully crafted scenes that amaze the soul.
Entering the first chapel on the right is dedicated to St. Rosalie and features the statue of the Patron Saint of Palermo, and with statues of St. Pier Damiani and St. Idelfonso on either side.
The Saint is also depicted in the frontal with the polychrome marble technique.
Continuing towards the main altar, again on the right, the chapel is dedicated to St. Benedict and houses in the central niche the painting “St. Benedict orders the destruction of idols” from 1775, the work of the painter Giuseppe Velasco.
The frontal of the High Altar was removed, kept in the Basilica of St. Francesco and placed there in the altar of the chapel dedicated to the Immaculate Conception. Here, however, we find a copy of that frontal altar which in terms of color and workmanship is one of the most interesting of the entire complex.
The Chapel of the Crucifix on the left-hand side of the church, proceeding anti-clockwise, houses a wooden crucifix of exquisite workmanship in its central niche. The altar frontal depicts the fountain of grace, a sign of drawing from the “divine source” that is our Lord Jesus Christ.
Continuing on the left towards the exit of the church, the last chapel and antependium are dedicated to the Madonna Libera Inferni. The antependium represents the Flight into Egypt, and is certainly one of the most beautiful in the entire city.
The beauty of the floors, the friezes, the angels, the statues on the central wall, the marble curtains, the enclosure grates and the symbols in the corners complete the richness of the church. The “Conception” of the Capo is well worth a visit to Palermo for its marvellous ensemble.
Circuito del Sacro