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Da sabato 24 settembre il castello arabo -normanno riapre al pubblico con i seguenti orari: lun-sab 09,00 – 13,00. Domenica:chiuso
Bagni di Cefalà Diana – orari : lun-ven dalle 8:00 alle 13,30. Giovedì aperto anche di pomeriggio fino alle 18,00. Sabato dalle 8,00 alle 19,00. Domenica: solo la prima di ogni mese.
Cenni storici
Il Castello di Cefalà si erge su una rupe (657 metri s.l.m.) che domina la valle del corso iniziale del fiume Milicia. Il villaggio settecentesco di Cefalà Diana (dal nome dei fondatori) ha lasciato il castello fuori dal tessuto urbano per svilupparsi a sud-ovest della rupe, dove il terreno è meno ripido.
Dalla sua posizione favorevole, il castello sorvegliava una porzione della magna via Panormi, che, transitando nella zona della Cefalà normanna (monte Chiarastella), viene ricordata nel 1121 come viam castelli cognomento Cephalas. Ben visibile dalla fotografia aerea, un’altra via secondaria scende in linea retta dal castello al celebre impianto termale conosciuto come bagni di Cefalà, cui, a partire almeno dal XIV secolo, era annesso un fondaco con la funzione di albergo rurale. Queste notissime terme (sottoposte nel 2000 a scavi archeologici con progetto di allestimento museale), il castello trecentesco (già oggetto di interventi di restauro) nonchè il sito normanno di monte Chiarastella (ancora da scavare) danno al territorio dell’antica baronia di Cefalà un interesse eccezionale sotto il profilo storico, archeologico, monumentale e paesaggistico.
Il castello, edificato direttamente sulla roccia, è costituito da una cinta interna che riproduce la configurazione del terreno, delimitando quindi un cortile di pianta triangolare. L’ingresso al castello avveniva originariamente attraverso una torre, situata a sud, con due vani porta, solo uno dei quali (chiuso da battenti di legno sprangabili mediante una sbarra che scorreva in apposito alloggiamento nello spessore del muro) è giunto fino a oggi.
Nel punto più alto del sito sorge la torre mastra di pianta rettangolare (lughezza 12,60 metri, larghezza 8,40 metri ed altezza 20 metri), costruita da tre livelli con una terrazza coronata da merli ghibellini. Originariamente la porta d’ingresso alla torre si apriva nel muro nord del primo piano, a 5 metri di altezza. Vi si accedeva tramite una scala esterna in pietra, ancora in parte visibile. I due locali del pianoterra, in origine senza comunicazione diretta con l’esterno, sono coperti da volte a botte. Una costerna oblunga, scavata nella roccia, occupa la metà ovest dell’ambiente nord del piano terreno ed era alimentata dall’acqua piovana che scendeva dalla terrazza attraverso un tubo in terracotta ancora visibile nell’angolo nord-ovest. La comunicazione tra questo pianoterra ed il primo piano avveniva attraverso la volta dell’ambiente nord, grazie ad una botola oggi murata.
- Testo di Elisabeth Lesnes tratto da Castelli medivali di Sicilia – Guida agli itinerari castellani dell’isola
La visita al Castello è gratuita!