Carnevale a Piana degli Albanesi

Read English version

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Prezzo: Gratis
Tra le tradizioni più caratteristiche del paese di Piana degli Albanesi si deve senz’altro ricordare il carnevale.
È una festa vissuta in maniera molto particolare e diversamente dalle solite usanze: Kalivari te Hora nella lingua Harbrësh.
 
Testo di © Saverio Schirò
 
Certo adesso ci sono anche le sfilate di carri, i bambini in maschera ed altri eventi… ma una volta non era così.
Mi ricordo, quando ero ancora un ragazzo, che alcune sere dopo l’Epifania e fino al martedì grasso il paese si trasformava. Lungo il corso principale, la via Giorgio Kastriota, nelle vicinanze della piazza, nel vecchio cinema Vicari, e in qualche magazzino qua e là, si aprivano come per miracolo delle sale da ballo occasionali. Ragazzi e adulti (solo maschi!) del paese, dei paesi limitrofi e dalla città si riversavano in questi locali adattati a balere improvvisate, a volte con musica dal vivo, pagavano un biglietto e si accomodavano intorno alle pareti.

A un certo punto, precedute da schiamazzi e grida gioiose, ecco giungere le donne a frotte, completamente mascherate tanto da essere irriconoscibili. Entravano nei locali e indicavano col dito o con la mazza di plastica i fortunati cavalieri che erano invitati a ballare. Non ci si poteva rifiutare, anche se la maschera davanti a noi poteva avere un aspetto poco rassicurante, intabarrata in vecchi abiti recuperati nelle cassepanche e negli armadi.
Un giro di danza tra spintoni e a volte puzza di naftalina e poi via, si ritornava al muro in attesa di nuove dame e nuovi inviti.
Una vera e propria festa delle donne che avevano il diritto di entrare in tutte le sale da ballo e le giravano proprio tutte! Fermandosi ora qua ora là invitando o sfottendo o colpendo con la mazza conoscenti, mariti, fidanzati o semplici estranei. Un divertimento allo stato puro. Niente velleità di conquista, solo divertimento. E sì, anche perché si poteva rischiare di “conquistare” una sorella, la vicina di casa che non cagavi nemmeno o addirittura un tuo amico maschio che ti avrebbe poi preso in giro per chissà quanto tempo.
 
Essere scelti era comunque un motivo di orgoglio e si andava fieri davanti agli amici che magari rimanevano tutta la serata a “reggere” le pareti. Se poi sotto la maschera si nascondeva una brutta e racchia che importanza aveva, non lo avresti mai saputo. Certe volte si cercava di carpire l’identità della dama o magari riuscire a convincerla a mostrare il volto, ma per lo più questo era impossibile.
E così, fra un ballo e una guardata si andava avanti fino a mezzanotte o poco più per poi rientrare a casa appagati e divertiti commentando la serata con gli amici.
Nessuno beveva, perché non erano previste consumazioni ed era rarissimo che nascessero questioni fra ragazzi perché le regole erano semplici e rispettate.
Si tratta di tradizioni molto antiche che si perdono nella notte dei tempi e di cui non si conoscono le origini: una festa tutta al femminile con le donne che in questa occasione diventavano vere e proprie protagoniste.
 
Un modo di festeggiare che si è perpetuato per tantissimi anni, anche se ultimamente ha avuto un momento di appannamento, ma adesso pare che sia ritornato con lo stesso entusiasmo.
I sabato sera vedranno ripristinata l’usanza delle serate da ballo come una volta. Certo i locali saranno meno numerosi ma il senso rimane immutato: il Carnevale di Piana degli Albanesi torna a mettere le donne in maschera in primo piano.
I visitatori cittadini e dei paesi limitrofi che vogliono partecipare saranno sicuramente bene accetti ed è chiaro che lo spirito che li deve animare rimarrà entro i canoni della correttezza e della serietà: non si tratta di fare conquiste, perché non è questo il senso della festa, ma solo il piacere di esprimere la gioia nel ballo.
 
Le donne sono caldamente invitate dagli organizzatori dell’evento a partecipare rigorosamente travestite in modo da rimanere all’interno della tradizione.
Che altro dire se non augurare a tutti buon divertimento tra un cannolo da gustare, il paese da vedere e le tradizioni artigiane ed artistiche da apprezzare.
foto di Giorgio Lucito
 
 
 
 
 
Per tradizione le donne vestite in maschera, senza svelare la propria identità, invitano gli uomini a danzare nelle sale che vengono aperte per l’occasione.Preparatevi … accendete la vostra fantasia e creatività, sta arrivando il periodo più pazzo dell’anno…