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E’ un gioiello del barocco palermitano,già cappella interna nel convento di San Giuseppe dei Teatini, oggi sede della facoltà di Giurisprudenza. Si tratta di un oratorio interamente coperto di stucchi con putti, festoni, medaglioni, cornici e affreschi tardo-settecenteschi. La decorazione delle pareti fu affidata a Giuseppe Serpotta, fratello del più noto Giacomo: vi lavorò nel 1701, forse in collaborazione con il nipote Procopio. In origine i Padri Teatini, che avevano realizzato il convento agli inizi del Seicento, assegnarono loratorio a due congregazioni, quella di Gesù, Giuseppe e Maria e quella dei Servi del Santissimo Sacramento e Immacolata Concezione. Ma nel 1805, quando il complesso religioso fu adibito a sede della Regia Accademia degli Studi e la cappella della confraternita di San Giuseppe dei Falegnami sacrificata per far posto allattuale portico su via Maqueda, furono proprio loro i Falegnami a subentrare nella titolarità delloratorio barocco, mentre le altre confraternite si trasferirono altrove.
Laccesso originale era sulla via Giuseppe DAlessi, attraverso il portale che ancora oggi conserva un tondo con San Giuseppe e il Bambino. Nel vestibolo sono conservati unimponente macchina lignea barocca con San Giuseppe del 1759 e il Crocifisso ligneo settecentesco. Liconografia delloratorio, incentrata sugli affreschi, si ricollega principalmente alle due congregazioni che precedettero lingresso dei Falegnami. Al centro della volta campeggiano le figure di Gesù, Giuseppe e Maria assistiti dallOnnipotente e nei due riquadri principali la Visione della Madonna e San Giuseppe (verso laltare) e la Dormitio Virginis (verso il palchetto).
Via Maqueda,172 – Tel. 091 23893781.