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A 50 anni dal primo passaggio di Roberto Rossellini in Tunisia per le riprese di uno dei suoi ultimi film, Gli atti degli apostoli, e nellanno della sua tanto attesa apertura, la neonata cineteca tunisina organizza Viaggio in Italia con il CINEMA TUNISINO, cinque tappe in cinque città italiane nel segno del cinema tunisino classico e contemporaneo. Una rassegna itinerante che si svolgerà tra gennaio e febbraio 2018, pensata per mettere in comunicazione due paesi tanto vicini sia culturalmente che geograficamente, un modo per attivare un dialogo tra i popoli del Mediterraneo. Levento è reso possibile grazie al sostegno della Fondazione Arbor di Lugano, del Centro Nazionale del Cinema e dellImmagine, Tunisi e del Comitato degli immigrati tunisini in Italia e grazie anche alla collaborazione organizzativa della Cineteca Milano, la Cinema Trevi – Cineteca Nazionale di Roma, il Cinema PostModernissimo di Perugia, il CINEMAZERO di Pordenone e lAssociazione Culturale SudTitles Palermo
18.30 Kif Kif , Siciliani di Tunisia di Enrico Montalbano e Laura Verduci ( 2012, 9′)
Marinette torna a casa di Enrico Montalbano (2014, 13′)
a seguire Italiani dellAltra Riva di Mahmoud Ben Mahmoud
saranno presenti i registi / ingresso libero
21.00 Goha (1959, 83) di Jaques Baratier
ingresso 3 euro
Domenica 04 Febbraio 2018
18.30 Tahar Chèriaa a lOmbre du Baobab (2015, 60) di Mohamed Challouf
sarà presente il regista / ingresso libero
21.00 El Haimoune / Les Baliseurs du desert (1984, 95) di Nacer Khemir
sarà presente il regista / ingresso 3 euro
- KIF KIF – Siciliani di Tunisia
R. : Enrico Montalbano, Laura Verduci Sc.: Enrico Montalbano Montalbano, Laura Verduci, Mont.: Emanuele Guida, Prd.: Enrico Montalbano
Una storia, due narrazioni, sulla memoria dei siciliani emigrati in Tunisia a ridosso dell’Unità d’Italia. Lo sguardo storico-politico di Fausto Giudice e l’approccio onirico e illustrativo di Marinette Pendola delineano i tratti di una migrazione originale, spesso dimenticata, ma con forti richiami alla contemporaneità.
R. : Enrico Montalbano,
Marinette Pendola è una scrittrice di origini siciliane nata in Tunisia. Suo bisnonno partì con tutta la famiglia da Sciacca, comune della provincia di Agrigento.
Con Marinette e suo marito Edoardo Migliore partiamo verso i luoghi dell’infanzia di lei, a verso Oued-el-Khadra, nella regione di Zaghouan.
Entriamo nella vecchia casa di famiglia, in una zona di campagna molto suggestiva, che ricorda a tratti la Sicilia.
Quello che troviamo è un rudere. Nei suoi ricordi la casa era molto più grande… Ci muoviamo all’interno con difficoltà, sulle tegole cadute. Il tetto ha lasciato ormai il posto al cielo azzurro e alle nuvole che corrono veloci, come i suoi ricordi…
R. : Mahmoud Ben Mahmoud, Sc.: Mohamed Challouf, Hichem Ben Ammar e Mahmoud Ben mahmoud Mont.: Monia Abichou e Renato Minotti, Prd.: Caravanes Productions, Tunisia 1989, doc, 60, v.o italiana .
Fino agli anni 60 la presenza della comunità italiana in Tunisia contava più di 120.000 persone. Erano sopratutto i siciliani, calabresi e sardi venuti a cercare lavoro in nord Africa ma erano anche degli ebrei mazziniani livornesi immigrati in Tunisia per scappare dalle persecuzioni del Duca di Livorno. Italiani dellaltra riva è un film composto di importanti testimonianze raccolte per dovere di memoria davanti a un comunità ridotta a quasi 2.000 persone già alla fine degli anni ottanta. Racconti di convivenza pacifica e tolleranza tra le diverse comunità musulmana, ebraica e cristiana.
- GOHA R. : Jaques Baratier, Sc. : Georges Shéhadé , Mont. : Leonide Azar, Int. : Omar Sharif, Zina Bouzaiane, Claudia Cardinale, Hassiba Rochdi, Zohra Faiza, Lauro Gazzolo, Gabriel Jabbour, Pr. : Ministero tunisino della Cultra , Tunisia-Francia 1958, 83 copia restaurata 4K v.o ; sott. Italiano. Selezione officiale festival di Cannes 1958 e a Cannes Classics 2013
Goha (Giufà) è un giovane ingenuo e povero che non si separa mai dal suo asino. Nel quartiere dove abita Goha vive anche Taj-El-Ouloum, un vecchio saggio rispettato e ammirato da tutti. Il vecchio vuole risposarsi e sceglie la giovane e bellissima Fulla che però dopo poco comincerà a annoiarsi e a mal sopportare la nuova condizione in casa del vecchio. Grazie allaiuto della serva della bella giovane, Goha riuscirà a frequentare Fulla e, ingannando la vigilanza paterna, a intrufolarsi ogni notte in camera sua. Lo scandalo però non tarderà a scoppiare.
- TAHAR CHERIAA A LOMBRE DU BAOBAB
R. : Mohamed Challouf, Sc.: Mohamed Challouf, Mont.: Kahena Attia, Prd.: Caravanes Productions, Tunisia 2015, doc, 69, v.o, sott. it. Premio Dromador al Djerba Doc Days Festival 2016
Ritratto di Tahar Cheriaa, padre indiscusso del panafricanismo cinematografico e fondatore delle Giornate cinematografiche di Cartagine (J.C.C.), il primo festival cinematografico in Africa e nel mondo arabo nato nel 1966. Questo lavoro è anche la storia dellamicizia di Tahar Cheriaa con i pionieri cinematografici in Africa come Sembéne Ousmane, Tawfik Salah, Timitè Bassori, Moustapha Alassane e molti altri. Questi, all’indomani dell’indipendenza, misero in campo tutte le loro energie per creare le prime autentiche immagini dell’Africa post-coloniale indicando una strada e contribuendo alla modernizzazione del continente assumendosi la responsabilità delle proprie immagini nella dignità e nel rispetto di sé.
- EL HAIMOUNE / LES BALISEURS DU DESERT
R. : Nacer Khemir, Sc. : Nacer Khemir , Mont. : Moufida Tlatli, Int. : Sonia Ichti, Hédi Daoud, Nacer Khemir, Hassen Khalsi, Noureddine Kasbaoui, Jamila Ourabi, Sofiane Makni, Mohsen Zazaa, Pr. : Latif Productions, France Média, Satpec , Tunisia-Francia 1984, 95 copia restaurata a cura della cinémathèque Royale de Belgique, 4K v.o ; sott. Italiano Selezione ufficiale Venezia Classici 2017,
Un giovane insegnante viene inviato in un villaggio isolato del deserto tunisino, ma invece di dedicarsi allinsegnamento luomo scompare inseguendo enigmi e perdendosi nello spazio-tempo delle favole e delle leggende della secolare cultura araba. Luomo si innamora della figlia dello sceicco e si lascia trasportare da questo mondo di sabbia e dai canti andalusi dei baliseurs, viandanti del deserto che sorgono dalla sabbia e nella sabbia spariscono, tracciando uninvisibile linea di separazione tra realtà e sogno. In questo film magia e realtà si mescolano per celebrare la bellezza del deserto.