Bagheria – Villa Butera – Aperta al pubblico

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L’anno di fondazione 1658 è ricordato in due iscrizioni del fondatore Giuseppe Branciforte conte di Raccuja. La villa Butera è il fulcro storico della colonizzazione di Bagheria che i Branciforte proseguirono per diverse generazioni.

Sotto il fondatore conte di Raccuja vennero edificate le due torri con fornice, di guardia ai cortili, ed il palazzo centrale.

Il busto del fondatore e la decorazione che l’inquadra non devono essere anteriori al 1682, anno in cui egli veniva insignito del Toson d’oro, del quale si proclama cavaliere nella sottostante iscrizione.

Le prime strade e casette del borgo erano disposte parallelamente alle facciate della villa specialmente ad Oriente, dove sorgeva la chiesa; mentre ad occidente veniva tracciata la Via Oleandri, che congiunge la torre con l’iscrizione “O corte a Dio” , testimonianza della delusione politica del principe, alla vecchia strada consolare Palermo-Messina. Non si hanno dati precisi sulle opere del nipote del fondatore Niccolò Placido, che successe nelle investiture allo zio nel 1697.

Nel 1708 viene eretta a Parrocchia sussidiaria del Duomo di Palermo la prima chiesetta, altre ne nasceranno nel tempo.

Così ebbe origine il primo insediamento della cittadina in cui viveva una piccola corte che veniva sostenuta con le ricchezze del Principe.

Palazzo Butera è simile ad un castello medioevale, protetto da mura e da due torri merlate, una delle quali fu demolita alla fine del XIX secolo. Il Castello ha forma rettangolare con due ampie scalinate: una sul fronte sud e l’altra sul fronte est. Il portale sopra la scalinata sud fu realizzato nel ‘500 ed è coronato da una magnifica decorazione di stile spagnolo che riproduceva con freschezza grappoli di frutta, foglie e fiori.

Il castello si snoda attorno a due grandi cortili ed è circondato da basse casette che anticamente erano abitate da servitori o fungevano da scuderie.

All’interno delle mura fu edificata anche una cappella, dove è, possibile ammirare un dipinto ad olio raffigurante la Sacra Famiglia.

Nel 1797, Ercole Michele Branciforti Pignatelli, figlio di Salvatore Branciforti, fece costruire, nella zona retrostante Palazzo Butera, una Certosa, un padiglione neoclassico che fungeva da museo di statue di cera.

Il principe, nella sua Certosa, volle ritrarre con le statue in cera imbottite di paglia e stoppa e con statue in legno alcuni celebri personaggi del tempo, vestiti con sai monacali bianchi.

La Certosa di Villa Butera dopo anni di abbandono è stata recuperata ed oggi è sede del Museo del Giocattolo. Mentre Villa Butera è sede di rappresentanza del Comune.

VISITE:   tutti i giorni da lunedì a venerdì dalle 09.00am alle 01.00 pm . Mercoledì dalle 09.00 alle 01.00pm – 03.30pm/06.00pm meglio prenotare al numero 091 943800. Domenica aperto in occasione di eventi e sagre come quella dello sfincione, prodotto tipico bagherese