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Dal primo giugno Palermo capitale della Cultura 2018 avrà un suo sportello informativo presso il settecentesco Palazzo Sant’Elia, via Maqueda 81
Lapertura dello sportello, garantita dal Parco delle Madonie attraverso il suo personale che già occupa alcuni locali del Palazzo, avverrà ogni giorno della settimana incluso il sabato, mattina e pomeriggio.
Le informazioni turistiche saranno rese in lingua italiana e straniera, anche per il tramite del coinvolgimento degli Istituti linguistici e delle Università.
Il personale del Parco potrà “essere coinvolto anche nella attività gestionale di Palermo Capitale, occupandosi prioritariamente dell’organizzazione degli eventi di valenza ambientale e culturale organizzati dal Parco delle Madonie, dai comuni madoniti e, più in generale, dellarea metropolitana
L’apertura dello sportello è stata annunciata ieri sera dopo la firma del protocollo d’intesa tra la Fondazione Sant’Elia, deputata alla gestione del management di Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018, e lEnte Parco delle Madonie che attualmente promuove il proprio territorio in uno dei locali al pianterreno della Fondazione, in via Maqueda 81. L‘accordo – firmato dal sindaco Leoluca Orlando in qualità di rappresentante legale della Fondazione e dal commissario dell’Ente Parco delle Madonie, Salvatore Caltagirone – prevede che il personale del Parco supporti la Fondazione nella gestione dello sportello informativo di Palermo Capitale Italiana della cultura 2018, provvedendo alla distribuzione del materiale, favorendo la divulgazione delle informazioni sugli eventi e supportando lazione di comunicazione.
Oltre al sindaco Orlando e al commissario Caltagirone erano presenti alla firma del protocollo l’assessore regionale al Territorio ed Ambiente, Toto Cordaro e il sovrintendente della Fondazione Sant’Elia, Antonio Ticali. La sottoscrizione di questo accordo amplia la collaborazione interistituzionale di Palermo Capitale 2018.
Con larrivo in Sicilia del primo primo viceré spagnolo, Palermo diviene la capitale del governo viceregio, ed enormi somme vengono destinate al rinnovamento della città e al suo sviluppo urbanistico e monumentale. Ai primi del 600 si realizza il taglio di via Maqueda (dal nome del viceré Bernardo de Cardines, duca di Maqueda che ne tracciò il percorso) che, intersecando il Cassaro divide la città in quattro parti Mandamenti attuando a scala urbana unastrazione geometrica legata ad ideali formali di decoro e teatralità, tipicamente barocche. [continua]