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Questi, banchiere di origine pisana, arricchitosi nel giro di qualche decennio con il commercio di formaggi e di cereali siciliani, stanco di abitare nell’arabo castello di Misilmeri, da tempo desiderava realizzare nella capitale una “domus magna” che bene potesse rappresentare la sua ricchezza e che risultasse da ornamento e decoro alla città stessa.
L’occasione gli fu offerta dall’arrivo a Palermo del celebre architetto Matteo Carnilivari (già autore del Palazzo Abatellis, oggi Galleria Regionale della Sicilia), al quale egli affidò la fabbrica del suo palazzo sulla strada di Porta Termini. Ma, a causa dell’eccessiva spesa, il palazzo venne realizzato solo in parte, modificando i grandiosi piani stabiliti all’inizio.
Lo storico palazzo fu in quel tempo la dimora prediletta di ospiti illustri. Nel 1500 ospitò la regina Giovanna, moglie del re Ferdinando D’aragona conosciuto anche come Don Ferrante di Napoli; nel 1535 vi soggiornò l’imperatore Carlo V, non potendo alloggiare nel Palazzo Reale non adatto alla sua magnificenza; nel 1544 vi dimorò Muley Hassan, re di Tunisi, poco prima di essere accecato da suo figlio Ajaja; nel 1576 vi fu ricevuto Don Giovanni d’Austria, fratello del re Filippo II, vincitore della battaglia di Lepanto alla quale aveva preso parte anche l’ammiraglio Marcantonio Calefati con la flotta pisana.
Nel 1588 Margherita Ajutamicristo concesse il palazzo a Francesco Moncada, primo principe di Paternò, per il canone di 390 onze annuali, concessione che ben presto si tramutò in proprietà.
Nell’800 i Moncada vendono il Palazzo alle famiglie Calefati di Canalotti e Tasca d’Almerita; a tutt’oggi la famiglia Calefati detiene la sua parte di proprietà, mentre l’altra metà è stata acquistata dalla Regione Siciliana che ne ha fatto uno sapzio espositivo
Contatti: Tel. e Fax: +39.091.6161894 – info@palazzoajutamicristo.it
Per ulteriori informazioni visita il sito del Palazzo
INDIRIZZO/Address: Via Garibaldi, 31
Raccolta Lapidea
Via G. Garibaldi (entrata laterale) tel 091 6391111(int 81011-015)
Sito ufficiale:https://www2.regione.sicilia.it/beniculturali/dirbenicult/database/page_musei/pagina_musei.asp?ID=175&IdSito=135
ENGLISH
This baron, banker of Pisan origin, had grown wealthy over a few decades
trading in Sicilian cheese and cereals. Tired of his arab castle in Misilmeri, he had long wanted to build a Domus Magna, which would really reflect his wealth and would serve as an ornament for the city itself.
The opportunity arose when the distinguished architect Matteo Carnilivari arrived in Palermo ( the artist had already been the designer of Abatelli Palace, today Sicilian Regional Art Gallery ), and he was entrusted with the building of the Palace on the road to Termini Gate (Porta Termini).
Unfortunaly, because of the expense, the initially grandiose plans had to be modified and the Palace was only partially built.
The historic building was at that time the favorite residence of illustrious guests: in 1500 it hosted Queen Giovanna, wife of King Ferdinando D’Aragona known as Don Ferrante of Naples, in 1535 the Emperor Charles V stayed there, as Palermo’s Royal Palace was not sufficiently grand, in 1544 Muley Hassan, king of Tunisia, stayed there too, shortly before being blinded by his son Ajaja; in 1576 it hosted Don Giovanni of Austria, brother of King Philip II, winner of the battle of Lepanto, which was also fought by Admiral Marcantonio Calefati with the Pisan fleet.
In 1588 Margherita Ajutamicristo rented the palace to Francesco Moncada, the first prince of Paternò, for the fee of 390 annual onces. Soon afterwards he was to become the owner.
In the 19th century the Moncada family sold the ownership of the Palazzo to the Calefati family of Canalotti and Tasca d’Almerita. Today the Calefati family owns this property, while the other half has been bought by the Sicilian Region which created an exhibition area.
Palazzo Ajutamicristo ( Ala Soprintendenza BBCC Palermo)
Raccolta Lapidea
Via G. Garibaldi ( side entry) tel 091 6391111(int 81011-015)
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